Roberto Fabbriciani
Monochromer Garten
Il CD prende il titolo dal brano più recente, Monochromer Garten VIII per flauto in sol (2016) di Malika Kishino, allieva di Yoshihisa Taira ed "erede" di un tradizione plurigenerazionale legata al flauto. Nella sua serie Monochromer Garten la compositrice si è ispirata alla visione notturna del giardino di un tempio a Kyoto, "Un'opera d'arte in bianco e nero. Ho scoperto lì l'epitome della bellezza." Altra sua fonte di ispirazione è la lista delle caratteristiche delle arti giapponesi stilata da Shinichi Hisamatsu (1889-1980), grande filosofo e monaco Zen: asimmetria, semplicità, sublime austerità, naturalezza, sottile profondità, libertà dall'attaccamento, tranquillità. Soddisfando le sette caratteristiche, che nella loro inseparabilità formano un insieme perfetto, Kishino usa materiali sonori e scaansione del tempo per creare Monochromer Garten VIII, enfatizzando i suoni del respiro, gli effetti bisbigliando e la multifonia del flauto contralto, conservando però un carattere spontaneo allo scorrere della tessitura.
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